Grano tenero

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COME COLTIVIAMO
Dopo aver arato o rippato e poi estirpato (per ottenere zolle più piccole) d’estate il terreno, dopo la trebbiatura precedente, a inizio novembre ai “morti”, lo si semina, circa 2 quintali di seme ben selezionato a ettaro. Il seme è il nostro, dal raccolto dell’anno precedente. La varietà è il grano bolero, ma dal 2014 stiamo sperimentando anche altri grani antichi italiano:

  • Biancola
  • Gentilrosso
  • Abbondanza

in collaborazione e finanziati dal Parco Tecnologico dell’Umbria. Con questi grani produciamo anche una farina integrale “da mix di grani antichi italiani” che dalle ultime ricerche della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze risultano assai più ricche di vitamine e sali minerali rispetto ai grani moderni (Prof. Stefano Benedettelli http://www.biodinamica.org/2013/04/cereali-biodinamici-dai-grani-antichi-ai-grani-per-il-futuro). Concimiamo poi in copertura con 10 quintali di pollina a ettaro, ripassiando il terrenno a gennaio-febbraio con l’erpice strigliatore per carpire meccanicamente (senza uso di diserbante chimico) le erbacce appena nate con mini-foglioline, senza danneggiare il grano già alto 10 centimetri. Infine a inizio luglio trebbiamo e immettiamo il farro nel silo, sotto azoto e sigillato per 48 ore, per uccidere larve e uova di possibili insetti.

TRASFORMAZIONE
Il grano in chicchi venduto tal quale, lo passiamo prima nella nostra macchina selezionatrice per togliergli le impurità e i semi delle erbacce che a trebbiatura risultano mischiate col seme buono (non venendo eliminate da prodotti chimici). Successivamente, per ottenere la farina integrale lo maciniamo col nostro mulino a pietra di legno, di fabbricazione austriaca. La farina viene poi passata anche nel buratto se vogliamo setacciarla ai fini di avere una farina semintegrale di tipo “2”. Per ottenere la farina tipo “0” dobbiamo invece portare il nostro grano al molino a cilindri biologico esterno all’azienda. Infine, per conservare queste farine, le insacchiamo in sacchi da 10 o 25 kg e le stiviamo nella nostra cella-frigo.

BENEFICI
Come è ben noto a tutti i nutrizionisti, la farina integrale contiene 4 volte più fibra della farina “0” e ha molte più vitamine e sali minerali rispetto a quest’ultima. In particolare quella macinata a pietra mantiene in sé il preziosissimo germe di grano, che viene invece espulso nella farina “0”.
Per ulteriori info vedi su Google “benefici farina integrale”.

Per saperne di più sul grano tenero >


RICETTA

Grano al pomodoro
(per 4 persone)

200 gr di grano tenero in chicchi
1 cipolla
2 carote
150 gr di pomodoro
origano
olio extra vergine di oliva e sale

Lavare il grano, trasferirlo in una pentola e unire una quantità di acqua pari a tre volte il suo peso. Salare e raggiungere l’ebollizione, proseguire la cottura a fiamma moderata per circa 1 ora. Nel frattempo pulire bene le verdure, tagliarle a pezzetti piccoli, stufarle per 10 minuti con l’olio e unirle al grano quando mancheranno circa 10 minuti al completamento della cottura.
Al termine non vi resterà che insaporire con origano e olio.
 

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