Come lavoriamo

A Torre Colombaia seguiamo tutta la filiera produttiva dalle materie prime al prodotto finito che mangiamo. Tutti i passaggi della catena produttiva sono riconoscibili e controllabili, dalle trasformazioni che avvengono in azienda o presso artigiani biologici locali, alla conservazione, etichettatura, ecc. Molino-a-pietra-per-cereali

LA TERRA
L’agricoltura biologica che pratichiamo nei 55 ettari che coltiviamo non è solo assenza di concimi chimici e diserbanti, ma una scelta delle più appropriate tecniche colturali (rotazione delle colture, abbondante concimazione organica, sovesci, lavorazione poco profonda del terreno, coltura di 3 anni di erba medica – per dare azoto organico al terreno -, uso di erpice strigliatore per estirpare le erbe infestanti) e delle sementi scelte che abbiano le migliori qualità organolettiche e si adattino meglio alla nostra terra (bolero e grani antichi italiani per il grano tenero, “Grano del Faraone” per il grano duro, “verdi mignon” e “occhio di pernice” per le lenticchie, “linda” per il lino, ecc.). È dal 1987 che questi terreni sono coltivati biologicamente TORRECOLOMBAIA è la prima azienda certificata biologica AIAB (oggi ICEA) in Umbria dal 1987.

LA TRASFORMAZIONE
Nel nostro magazzino costruito di recente (con la legge 950 della CE), abbiamo posizionato quattro strumenti fondamentali:

  •  una macchina selezionatrice per selezionare e pulire i semi trebbiati e ottenere così il seme puro dall’inevitabile presenza (in agricoltura biologica) di altri tipi di semi provenienti dalle erbe infestanti trebbiate insieme alla coltura in oggetto;
  • una cella-frigorifera che mantiene a 4° costanti gli oli spremuti a freddo, le farine, i semi sgusciati (girasole) e i cereali una volta decorticati (farro, miglio, orzo);
  • una spremitrice a freddo di semi (max 36°) per ottenere un olio di lino e un olio di girasole sempre freschi e integri con tutte le loro termolabili vitamine. Il nostro olio di lino è stato citato dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (www.scienzavegetariana.it) come uno dei due migliori in Italia;
  • un molino a pietra per cereali, di fabbricazione austriaca, per garantire tutte le proprietà organolettiche alle farine integrali. Tutte le farine, integrali e setacciate, sono macinate fresche, a pietra, in azienda; poi conservate in cella frigo o insacchettate sottovuoto o in atmosfera modificata (N2 + CO2).

Inoltre viene assicurata la pulizia da microorganismi attraverso una serie di prodotti ecologici ad hoc per l’aria e le superfici del magazzino stesso. Comunque, le etichette dei prodotti “Torre Colombaia” riportano sempre, elemento facoltativo per legge, non solo la data di scadenza del prodotto, ma anche quello della sua produzione/confezionamento. N.B. Non potendo chiaramente fare tutto in azienda, tra la produzione e lo stoccaggio in magazzino trasformiamo alcuni nostri prodotti presso una serie di artigiani biologici tradizionali della zona: portiamo il nostro grano al molino per ottenere la semola dal Grano del Faraone e i cereali e i semi di girasole a un impianti per la decortica tura. I nostri semi di girasole sono tra i pochi italiani in commercio. L’orzo lo portiamo alla torrefazione a bassa temperatura per ottenere il caffè d’orzo e per fare la nostra pasta la portiamo le farine presso un pastificio con le trafile in bronzo e a lenta essiccazione. Pressa-per-olio

SPERIMENTAZIONI
Grani antichi italiani
In una parte di terreno vicino al casale del Cerreto stiamo sperimentando alcuni grani antichi italiani: biancola, gentilrosso, abbondanza, in collaborazione e finanziati dal Parco Tecnologico dell’Umbria. Con questi grani produciamo anche una farina integrale “da mix di grani antichi italiani” che dalle ultime ricerche della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze risultano assai più ricche di vitamine e sali minerali rispetto ai grani moderni (Prof. Stefano Benedettelli  http://www.biodinamica.org/2013/04/cereali-biodinamici-dai-grani-antichi-ai-grani-per-il-futuro/).

Nel 2012 abbiamo impiantato un meleto di 58 piante di 7 diversi cultivar di antiche mele umbre in estinzione con la collaborazione del Parco Tecnologico dell’Umbria, che sono in produzione dal 2014.